Come montare la Vela da Windsurf Premessa In oltre un messa in funzione corretta del sistema vela fa rendere produttivo e sicuro il tutto evitando eventuali avarie derivanti da un errato montaggio.
Le parti in giocoLe parti essenziali che compongono il nostro Rig sono: la vela, l’albero, la prolunga, il bicchierino, il piede d’albero, il boma e la cima di recupero.
Altri accessori non meno importanti sono: le cime del trapezio, la protezione della maniglia del boma, la protezione della base dell’albero, la protezione dell’albero dove va innestato il boma.
Il tutto per un numero complessivo di ben undici componenti. Avremo: La sacca della vela, l’albero in vetroresina o carbonio che può essere intero o scomponibile (anche l’albero potrebbe avere la sacca, optional), una prolunga dotata di carrucole, il bicchierino per essere inserito nella prolunga con lo snodo flessibile da attaccare alla tavola nel track, il piede d'albero (questi componenti devono avere un assemblaggio compatibile), il boma di misura adeguato per quella vela, la cima di recupero elastica e di misura idonea al rig in questione. Preparazione della Vela & Montaggio Descriviamo passo passo le varie fasi: Estraiamo dalla sacca e srotoliamo la vela, e la poniamo con la tasca dell’albero a favore del vento per evitare che si ribalti durante le fasi successive. Successivamente uniamo i due pezzi dell'albero, e lo inseriamo un po' alla volta dal basso nella inferitura della vela, stando molto attenti a non strappare la tasca. Consiglio pratico: Nel congiungere le due parti, è meglio proteggere la giunzione, mettendo intorno ad essa del nastro adesivo da imballaggio evitando così che della sabbia/salsedine possa entrare e rendere molto difficoltoso il disassemblaggio, specie dopo molto tempo che le due parti sono state unite. Inseriamo la prolunga , questa va messa alla base dell’albero e serve normalmente per allungarlo di quel tanto che basta per la misura di vela che possediamo. Consiglio pratico: Prima di inserire l’albero/prolunga questi vanno predisposti in modo che la somma della lunghezza dell'albero e della prolunga preregolata corrispondano a quanto progettato per quella vela, eventuali spazzi morti verranno poi riguadagnati cazzando il tutto. Se invece usiamo una vela con il Vario-top, cioè il cappuccio terminale con nastro regolabile in lunghezza, e l’alberoè più lungo della misura prescritta, dovremo allungare il nastro in cordura del vario-top quel tanto di differenza fra i due fino ad ottenere la lunghezza prevista dell’assieme albero/prolunga (questo avviene di solito sulle vele scuola e sulle misure piccole delle vele da wave).
Adesso introduciamo l’albero nella inferitura questo farà appena un po' di fatica ad entrare nella tasca, perché quest'ultima è curva, mentre l'albero è diritto, non è un problema, occorre solo calma e piano piano inserirlo senza strappare la tasca della vela.
Una volta inserito l'albero portarlo fino in fondo, verificando che la punta sia bloccata nel cappuccio terminale della vela. Controlliamo che tutte le stecche siano posizionate da una parte dell'albero, ci sembrerà che le stecche sforzino un pò la tasca, ma dobbiamo ancora dare tensione alla vela, per cui non occorre preoccuparsi. Dopodiché prendiamo il piede d'albero, lo inseriamo nella base dell'albero con le carrucoline dalla parte della vela, e cominciamo a passare la cima della scotta d'albero o scotta di caricabasso attaccata al piede nell'anello o nelle carrucoline poste alla base della vela, in genere sono normali tre passaggi. Adesso dovremo tirare con una certa forza la scotta dell'albero o caricabasso, posizionandoci seduti a terra con un piede contro la base del piede d'albero, e bloccare la cima nello strozzascotte, cerchiamo di piegare le gambe e di spingere con esse quasi distesi per terra, evitiamo di incurvarci troppo con la schiena col rischio di strappi.
È consigliabile l'utilizzo si un tirascotte, anche ricavato da un vecchio manico di scopa al quale avremo fatto due fori vicini al centro per far passare la corda, se non ce l'abbiamo potremo usufruire della barra del gancio del trapezio che può funzionare discretamente per lo scopo, oppure ci saremo comprati lo special tool che fa tanto pro.
Noteremo che l'albero si incurva e la vela perde in parte le sue pieghe ed anzi assume una forma un po' panciuta da una parte, fermiamoci un secondo, e prima di cazzare (cioè tirare) a fondo controlliamo che le stecche siano tutte da una parte, e se ne fosse rimasta una dall'altra spingiamola di là con delicatezza, la vele non deve fare grinze/pieghe strane.
L'altezza ideale? non è possibile fissare un altezza ideale del boma, ma è possibile dare delle linee guida su come dovrebbe essere posizionato. In linea di massima si può posizionare il boma all'altezza delle spalle e della fronte (regola generale), quindi prima di entrare in acqua salite sulla tavola (naturalmente fate attenzione a sassi e altri "corpi" che possano rovinare la tavola e scavate una buca nel terreno/sabbia per inserirvi la pinna) e controllate l'altezza del boma avvicinando il rig a voi stessi. Poi prendiamo la cima che è attaccata alla bugna e la passiamo due volte nell'anello di bugna della vela e nelle carrucole della bugna del boma stesso, ne fissiamo l'estremità al boma o alla vela, e poi, da seduti, tiriamo questa cima (detta scotta di bugna) fino a tendere abbastanza la vela e a far sì che le stecche della vela tocchino l'albero senza però esser visibilmente bloccate su di esso.
Regolazioni: Caricabasso cazzato a pieno, bugna cazzata quel tanto da togliere le eventuali grinze/pieghe. La vela deve essere ben tesa, se si volesse dare eventuale pancia si potrà mollare (poco) di bugna. A questo punto la base della vela dovrebbe essere, per un utilizzo normale, diciamo freeride e principianti, molto vicina alle carrucole e praticamente in asse con la parte terminale dell'albero chiusa dal "tappo" del piede. Infine tensioniamo bene le stecche senza esagerare, basta far sparire le pieghe dalla tasca delle stecche e dalla vela intorno. Check- up FinalePrima di uscire in mare si consiglia un'ultima verifica generale sul montaggio del boma, delle cimette del trapezio e dei vari componenti. Verificate che la vela non faccia grinze o pieghe, che il boma non abbia movimenti sul suo asse e quindi che la maniglia sia ben stretta sull’albero, controllate che tutte le cime siano ben fissate per evitare che durante l’uscita in mare non si possano inavvertitamente sciogliere. Il controllo finale deve essere sempre fatto in maniera accurata e non trascurato, per evitare spiacevoli ed improvvise difficoltà durante la vostra session, che potrebbero mettervi in situazioni di pericolo.
Ed ora che tutto è montato alla perfezione non ci resta che divertirci con gli amici….. Glossarietto Albero (in inglese mast): Componente dell’attrezzatura che serve a sostenere la vela. Si distinguono per la lunghezza, la rigidità e la percentuale di carbonio usato, possono essere interi o scomponibili. Balumina: Parte alta ed esterna della vela, esattamente lato della vela che va dalla penna alla bugna. Nelle vele moderne assume anche la funzione di sventare sotto raffica, cioè di aprirsi un pò per evitare che la vela venga strappata dalle mani del rider. Boma (in inglese Boom): Attrezzo normalmente in alluminio, talvolta in carbonio, a forma più o meno ellissoidale che viene fissato da un'estremità sull'albero, e dall'altra sull'anello di bugna della vela e serve per reggere e dirigere con le mani la vela. Bugna(in inglese outhaul): Estremità del boma e corrispondente punto di attacco sulla vela posizionati all'opposto della maniglia ovverosia del punto di attacco del boma sull'albero. Caricabasso (in inglese downhaul o talvolta uphaul): Dispositivo per regolare, tramite scotta e appositi anelli la tensione della vela che cazzata verso il basso con forza fa inarcare l'albero). Cazzare: Tirare la vela verso di noi, in pratica stringere; anche di tensionare bene una scotta o corda (per es. cazzare il caricabasso). Cima di Recupero: Cima elastica che consente di recuperare la vela quando cade in acqua. Viene collegata tra la maniglia del boma e il caricabasso. Gommino: Parte normalmente in gomma (uretano) che serve per collegare con uno snodo flessibile l'albero alla base dell'albero e quindi alla tavola, detta anche piedino o snodo flessibile. Maniglia: Meccanismo a leva di attacco rapido del boma sull'albero, è posto all'altra estremità rispetto alla bugna. Penna della vela: Parte sommitale della vela. Piede d’albero: Componente dell’attrezzatura che consente il collegamento fra rig e tavola, trasmettendo a quest’ultima la forza propulsiva della vela. È dotato di carrucole per le quali passa il caricabasso, cioè la cima che serve per fissare e tendere la vela sull'albero, spesso è dotato di prolunga incorporata, vi si attacca lo snodo flessibile che lo connette per tramite della basetta alla tavola. Prolunga: Tubo corto, metallico o in carbonio, da posizionare alla base dell'albero fra la stessa e il piede d'albero. È dotato di dispositivo per poterne regolare l’ altezza necessaria alla lunghezza della tasca dell'albero e della vela che s'intende utilizzare. Rig: L’insieme di tutta l’attrezzatura che viene collegata sulla tavola attraverso il piede d’albero. Snodo o Power joint: E’ l’elemento che permette il movimento del rig rispetto alla tavola. Può essere cardanico o elastico. Quelli di nuova generazione sono tutti in gomma speciale. Stecche (in inglese batten): Aste sottili e flessibili, in vetroresina o carbonio, vengono inserite in apposite tasche orizzontali alloggiate nella vela ed equidistanti sulla superficie della velatura, servono a dare forma semirigida alla vela. Tendistecca: Dispositivo posto all'estremità della tasca della stecca e atto a mantenere in tensione la stecca stessa e la relativa tasca, a volte è fatto con una fettuccia e un blocco, spesso con un dispositivo con chiave a brugola. Top: Estremità superiore della tasca della vela provvista di un cappuccio o simile per bloccare la punta dell'albero, talvolta è possibile variare la sua distanza dalla cima della vela (vedi vario-top). Track: Binario posto longitudinalmente al centro della coperta della tavola dove si avvita, in diverse possibili posizioni, la basetta dell'albero. Vario-top: Dispositivo posto all'estremità superiore della tasca della vela che rende possibile variare la distanza dalla cima della vela alla punta dell'albero, ciò consente di poter usare anche alberi più lunghi di quelli previsti per quella vela (di solito c'è nelle vele wave, specie nelle misure piccole e nelle vele scuola).
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