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Come montare la Vela da Windsurf

Premessa
Nel Windsurf il corretto assemblaggio del sistema vela è peculiare per un eccellente risultato di resa aerodinamica della vela e conseguente navigazione al massimo delle caratteristiche della nostra velatura abbinata alla tavola e nelle condizioni meteomarine di quella session in Windsurf, dunque armare presto e bene ci consente di entrare in acqua per primi e di divertirci fin da subito.
Una vela montata male ci penalizza nella velocità, ci fa affaticare di più ed in oltre rende le manovre e l’andatura molto più faticose e difficili, il rendimento della session scade e si trasforma in una lotta continua tra  noi e il rig per cercare di veleggiare al massimo.

In oltre un messa in funzione corretta del sistema vela fa rendere produttivo e sicuro il tutto evitando eventuali avarie derivanti da un errato montaggio.

 

Le parti in gioco

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Le parti essenziali che compongono il nostro Rig sono: la vela, l’albero, la prolunga, il bicchierino, il piede d’albero, il boma e la cima di recupero.


Piede d’albero completo e Prolunghe di varie misure.

 

 
Piede d’albero a snodo o power joint  / Boma con maniglia attacco rapido

 



Bicchiere da inserire nell’ albero o alla prolunga


 La cima di recupero

 

Altri accessori non meno importanti sono: le cime del trapezio, la protezione della maniglia del boma, la protezione della base dell’albero, la protezione dell’albero dove va innestato il boma.  

 

Attacco Vario Race Line
 Le cime del trapezio

 


La protezione della maniglia del boma

 


La protezione della base dell’albero

 


Protezione dell’albero

Il tutto per un numero complessivo di ben undici componenti.

Avremo: La sacca della vela, l’albero in vetroresina o carbonio che può essere intero o scomponibile (anche l’albero potrebbe avere la sacca, optional), una prolunga dotata di carrucole, il bicchierino  per essere inserito nella prolunga con lo snodo flessibile da attaccare alla tavola nel track, il piede d'albero (questi componenti devono avere un assemblaggio compatibile), il boma di misura adeguato per quella vela, la cima di recupero elastica e di misura idonea al rig in questione.
Altri accessori; le cime del trapezio (ve ne sono di lunghezza fissa o regolabile), la protezione della maniglia del boma, la protezione della base dell’albero, la protezione dell’albero ove si innesta il boma, sono accessori dalle svariate misure e tipologia che verranno installati in seguito a vela perfettamente assemblata.

Consiglio pratico: È meglio preparare e portare in spiaggia prima la tavola, completa di pinna e  snodo/piede d’albero, e solo dopo poi il rig, specie in presenza di vento medio o forte e in luoghi dove la vela se lasciata da sola potrebbe volare via.

Preparazione della Vela & Montaggio

La sequenza d’azione è: 

1)Estraggo la vela dalla sua sacca e la distendo per terra;
2
)Unisco i due pezzi dell'albero;
3
)Inserisco l'albero dal basso della vela fino a bloccare la punta nel tappo terminale;
4) Inserisco nella base dell'albero, se necessaria, la prolunga;
5)Passo la cima di caricabasso nell'anello o nella carrucola alla base della vela e cazzo di caricabasso a fondo;
6) Inserisco il boma dalla base, lo collego a metà dell'apertura della vela e chiudo la leva della maniglia ad aggancio rapido;
7)Collego la scotta di bugna del boma all'anello corrispondente della vela e la cazzo.

Descriviamo passo passo le varie fasi:

Estraiamo dalla sacca e srotoliamo la vela, e la poniamo con la tasca dell’albero a favore del vento per evitare che si ribalti durante le fasi successive.
L’ideale è disporla su una superficie liscia e non ruvida o meglio su un prato per evitare che si possa danneggiare per le asperità del terreno.
Poi mettiamo da parte la custodia, non serve più e con il vento potrebbe volare via oppure essere dimenticata per l’impazienza di entrare in acqua.

Successivamente uniamo i due pezzi dell'albero, e lo inseriamo un po' alla volta dal basso nella inferitura della vela, stando molto attenti a non strappare la tasca.

Consiglio pratico: Nel congiungere le due parti, è meglio proteggere la giunzione, mettendo intorno ad essa del nastro adesivo da imballaggio evitando così che della sabbia/salsedine possa entrare e rendere molto difficoltoso il disassemblaggio, specie dopo molto tempo che le due parti sono state unite.

Inseriamo la prolunga , questa va messa alla base dell’albero e serve normalmente per allungarlo di quel tanto che basta per la misura di vela che possediamo.

Consiglio pratico: Prima di inserire l’albero/prolunga questi vanno predisposti in modo che la somma della lunghezza dell'albero e della prolunga preregolata corrispondano a quanto progettato per quella vela, eventuali spazzi morti verranno poi riguadagnati cazzando il tutto.

Se invece usiamo una vela con il Vario-top, cioè il cappuccio terminale con nastro regolabile in lunghezza, e l’alberoè più lungo della misura prescritta, dovremo allungare il nastro in cordura del vario-top quel tanto di differenza fra i due fino ad ottenere la lunghezza prevista dell’assieme albero/prolunga (questo avviene di solito sulle vele scuola e sulle misure piccole delle vele da wave).


        Il Vario-top

 
Tipo di Vela con il Vario-top

Adesso introduciamo l’albero nella inferitura questo farà appena un po' di fatica ad entrare nella tasca, perché quest'ultima è curva, mentre l'albero è diritto, non è un problema, occorre solo calma e piano piano inserirlo senza strappare la tasca della vela.

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 La tasca dell’albero da dove entrare l’albero

Una volta inserito l'albero portarlo fino in fondo, verificando che la punta sia bloccata nel cappuccio terminale della vela.

Controlliamo che tutte le stecche siano posizionate da una parte dell'albero, ci sembrerà che le stecche sforzino un pò la tasca, ma dobbiamo ancora dare tensione alla vela, per cui non occorre preoccuparsi.

Dopodiché prendiamo il piede d'albero, lo inseriamo nella base dell'albero con le carrucoline dalla parte della vela, e cominciamo a passare la cima della scotta d'albero o scotta di caricabasso attaccata al piede nell'anello o nelle carrucoline poste alla base della vela, in genere sono normali tre passaggi.

Adesso dovremo tirare con una certa forza la scotta dell'albero o caricabasso, posizionandoci seduti a terra  con un piede contro la base del piede d'albero, e bloccare la cima nello strozzascotte, cerchiamo di piegare le gambe e di spingere con esse quasi distesi per terra, evitiamo di incurvarci troppo con la schiena col rischio di strappi.


Caricabasso non cazzato

È consigliabile l'utilizzo si un tirascotte, anche ricavato da un vecchio manico di scopa al quale avremo fatto due fori vicini al centro per far passare la corda, se non ce l'abbiamo potremo usufruire della barra del gancio del trapezio che può funzionare discretamente per lo scopo, oppure ci saremo comprati lo special tool che fa tanto pro.

armare la vela 7
Sistema a tirascotte

Noteremo che l'albero si incurva e la vela perde in parte le sue pieghe ed anzi assume una forma un po' panciuta da una parte, fermiamoci un secondo, e prima di cazzare (cioè tirare) a fondo controlliamo che le stecche siano tutte da una parte, e se ne fosse rimasta una dall'altra spingiamola di là con delicatezza, la vele non deve fare grinze/pieghe strane.

Prendiamo il boma, che avremo allungato un pò di più, diciamo tre/quattro cm più della lunghezza scritta sulla vela e/o sulla sua custodia, lo passiamo dal basso dalla base, attenzione che anche il boma ha il suo verso, generalmente basta che le scritte non siano leggibili normalmente per montarlo nel suo giusto verso.
Se al boma sono fissate le scottine del trapezio, dovranno esser rivolte verso il basso in direzione del piede d'albero, egualmente la cima di recupero dovrà essere orientata verso il caricabasso.
Posizioniamo la maniglia in corrispondenza dell'apposita apertura della tasca d'albero sulla vela, indicativamente verso la metà, chiudiamo la leva esterna (attacco rapido) per bloccare il tutto.
L'altezza del boma deve essere tale da permetterci di avere un assetto comodo in andatura, senza affaticare gli avambracci e consentire un disposizione del corpo naturale.

 
Esempio di boma con maniglia 1


 Esempio di boma con maniglia 2

L'altezza ideale? non è possibile fissare un altezza ideale del boma, ma è possibile dare delle linee guida su come dovrebbe essere posizionato. In linea di massima si può posizionare il boma all'altezza delle spalle e della fronte (regola generale), quindi prima di entrare in acqua salite sulla tavola (naturalmente fate attenzione a sassi e altri "corpi" che possano rovinare la tavola e scavate una buca nel terreno/sabbia per inserirvi la pinna) e controllate l'altezza del boma avvicinando il rig a voi stessi.

Poi prendiamo la cima che è attaccata alla bugna e la passiamo due volte nell'anello di bugna della vela e nelle carrucole della bugna del boma stesso, ne fissiamo l'estremità al boma o alla vela, e poi, da seduti, tiriamo questa cima (detta scotta di bugna) fino a tendere abbastanza la vela e a far sì che le stecche della vela tocchino l'albero senza però esser visibilmente bloccate su di esso.
Sulle vele di nuova generazione sarà sufficiente tendere appena la bugna, diciamo poco se il vento e leggero, un po' di più se è sostenuto. Arrotoliamo la cima che avanza intorno alla bugna e blocchiamone l'estremità.

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Passaggi della scottina per cazzare la bugna

 
Scottina cazzata

Regolazioni: Caricabasso cazzato a pieno, bugna cazzata quel tanto da togliere le eventuali grinze/pieghe. La vela deve essere ben tesa, se si volesse dare eventuale pancia si potrà mollare (poco) di bugna.
Se la vela toccasse il piede d'albero prima di tenderla bene, vuol dire che non abbiamo regolato correttamente l'insieme prolunga/albero, secondo le indicazioni scritte sulla vela e/o sull'albero. Oppure che il nostro albero è un po' più morbido di quello previsto per la vela, verifichiamo rapidamente se possibile le misure. Allora molliamo tutto ed allunghiamo di una tacca la prolunga, per poi ricazzare il tutto.

A questo punto la base della vela dovrebbe essere, per un utilizzo normale, diciamo freeride e principianti, molto vicina alle carrucole e praticamente in asse con la parte terminale dell'albero chiusa dal "tappo" del piede.

 
Caricabasso cazzato e vela aderente all’albero/prolunga

Infine tensioniamo bene le stecche senza esagerare, basta far sparire le pieghe dalla tasca delle stecche e dalla vela intorno.
Per metterle a punto potrebbero essere regolate o con chiave a brugola, come in tutte le vele moderne, ma potrebbero avere una fettuccia da tesare.
Attenzione a non sforacchiare la tasca della stecca a causa di una eccessiva/esagerata tensione.

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Tipo di regolazione delle stecche a brugola e a fettuccia

Check- up Finale

Prima di uscire in mare si consiglia un'ultima verifica generale sul montaggio del boma, delle cimette del trapezio e dei vari componenti.
Tirate la vela fino a farla arrivare in verticale e controllate che la maniglia vi arrivi più o meno allo sterno, verificare che le cime del trapezio siano fissate in modo corretto, della lunghezza giusta e nella posizione corretta sul boma, dovrebbero essere, per una vela media come una 6,5 mq, all'incirca "a cinque pugni chiusi" misurati sul boma dalla maniglia, e intervallate da tre pugni chiusi, la lunghezza dovrebbe essere all'incirca da far entrare con difficoltà il gomito nella "u" impugnando a polso piegato il boma al centro fra l'attacco delle due cime. Va detto però che bisognerà poi verificare la centratura delle cimette in base alla singola vela ed in particolare va ricordato che in genere vanno posizionate più avanti per le vele piccole, più indietro per quelle grandi, ovviamente più lunghe di boma.

Verificate che la vela non faccia grinze o pieghe, che il boma non abbia movimenti sul suo asse e quindi che la maniglia sia ben stretta sull’albero, controllate che tutte le cime siano ben fissate per evitare che durante l’uscita in mare non si possano inavvertitamente sciogliere.
Ricordatevi di mettere la cima di recupero, che sia fissata in modo corretto alla maniglia del boma e messa bene  intorno al  caricabasso.

Il controllo finale deve essere sempre fatto in maniera accurata e non trascurato, per evitare spiacevoli ed improvvise difficoltà durante la vostra session, che potrebbero mettervi in situazioni di pericolo.


 Accoppiamento Piede d’albero e snodo



Tipo di carrucoletta per cazzare il caricabasso
agevolmente e demoltiplicare lo sforzo

 


Esempio di inserimento del piede d’albero nel track della tavola

Ed ora che tutto è montato alla perfezione non ci resta che divertirci con gli amici…..

Glossarietto

Albero (in inglese mast): Componente dell’attrezzatura che serve a sostenere la vela. Si distinguono per la lunghezza, la rigidità e la percentuale di carbonio usato, possono essere interi o scomponibili.

Balumina: Parte alta ed esterna della vela, esattamente lato della vela che va dalla penna alla bugna. Nelle vele moderne assume anche la funzione di sventare sotto raffica, cioè di aprirsi un pò per evitare che la vela venga strappata dalle mani del rider.
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Bicchierino: Talvolta usato come sinonimo di piede d'albero, o ad indicare un semplice innesto in contrapposizione a quello dotato di prolunga.

Boma (in inglese Boom): Attrezzo normalmente in alluminio, talvolta in carbonio, a forma più o meno ellissoidale che viene fissato da un'estremità sull'albero, e dall'altra sull'anello di bugna della vela e serve per reggere e dirigere con le mani la vela.

Bugna(in inglese outhaul): Estremità del boma e corrispondente punto di attacco sulla vela posizionati all'opposto della maniglia ovverosia del punto di attacco del boma sull'albero.

Caricabasso (in inglese downhaul o talvolta uphaul): Dispositivo per regolare, tramite scotta e appositi anelli la tensione della vela che cazzata verso il basso con forza fa inarcare l'albero).

Cazzare: Tirare la vela verso di noi, in pratica stringere; anche di tensionare bene una scotta o corda (per es. cazzare il caricabasso).

Cima di Recupero: Cima elastica che consente di recuperare la vela quando cade in acqua. Viene collegata tra la maniglia del boma e il caricabasso.

Gommino: Parte normalmente in gomma (uretano) che serve per collegare con uno snodo flessibile l'albero alla base dell'albero e quindi alla tavola, detta anche piedino o snodo flessibile.

Maniglia: Meccanismo a leva di attacco rapido del boma sull'albero, è posto all'altra estremità rispetto alla bugna.

Penna della vela: Parte sommitale della vela.

Piede d’albero: Componente dell’attrezzatura che consente il collegamento fra rig e tavola, trasmettendo a quest’ultima la forza propulsiva della vela. È dotato di carrucole per le quali passa il caricabasso, cioè la cima che serve per fissare e tendere la vela sull'albero, spesso è dotato di prolunga incorporata, vi si attacca lo snodo flessibile che lo connette per tramite della basetta alla tavola.

Prolunga: Tubo corto, metallico o in carbonio, da posizionare alla base dell'albero fra la stessa e il piede d'albero. È dotato di dispositivo per poterne regolare l’ altezza necessaria alla lunghezza della tasca dell'albero e della vela che s'intende utilizzare.

Rig: Linsieme di tutta l’attrezzatura che viene collegata sulla tavola attraverso il piede d’albero.
Cioè : Vela-albero-prolunga-piede d’albero-boma-cime del trapezio-cima di recupero-protezioni.

Snodo o Power joint: E’ l’elemento che permette il movimento del rig rispetto alla tavola. Può essere cardanico o elastico. Quelli di nuova generazione sono tutti in gomma speciale.

Stecche (in inglese batten): Aste sottili e flessibili, in vetroresina o carbonio, vengono inserite in apposite tasche orizzontali alloggiate nella vela ed equidistanti sulla superficie della velatura, servono a dare forma semirigida alla vela.
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Tasca d’albero: E’ come una manica, generalmente in dacron, cucita alla ralinga, in cui va inserito l’albero.

Tendistecca: Dispositivo posto all'estremità della tasca della stecca e atto a mantenere in tensione la stecca stessa e la relativa tasca, a volte è fatto con una fettuccia e un blocco, spesso con un dispositivo con chiave a brugola.

Top: Estremità superiore della tasca della vela provvista di un cappuccio o simile per bloccare la punta dell'albero, talvolta è possibile variare la sua distanza dalla cima della vela (vedi vario-top).

Track: Binario posto longitudinalmente al centro della coperta della tavola dove si avvita, in diverse possibili posizioni, la basetta dell'albero.

Vario-top: Dispositivo posto all'estremità superiore della tasca della vela che rende possibile variare la distanza dalla cima della vela alla punta dell'albero, ciò consente di poter usare anche alberi più lunghi di quelli previsti per quella vela (di solito c'è nelle vele wave, specie nelle misure piccole e nelle vele scuola).

 

 

 

2006– © Kite-tecnica.it — Franco Russo