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Considerazioni Tecniche su:
Raffica — folata di vento — Giornata con vento instabile

Premessa

Nella pratica del nostro amato sport può capitare di trovarci in una giornata con il vento rafficato, croce di ogni kiter. Quanto segue sono semplici ma importanti Considerazioni Tecniche su questa sfavorevole evenienza eolica che troppo spesso è cagione di incidenti o se più fortunati disastrose e inconcludenti session.
Nel dettaglio
Il kite ha una sua incidenza (AOA = angle of Attac) pertanto anche se con ala BOW siamo in battuta alta della barra (praticamente ala tutta aperta) o con il cinghietto del De-power tutto tirato, l’ala avendo una sua incidenza costruttiva (per non stallare), crea sempre la portanza, cioè tira sempre un po’. Anche se l’ala è dunque ferma, in verità sta volando, è il vento che la attraversa a generare la portanza.

Quindi:
1) Mai uscire con giornate rafficate.
Raffica: Variazione improvvisa della velocità del vento | Vento a raffiche, che soffia con buffi improvvisi e violenti; sinonimo di Folata = soffio impetuoso e improvviso di vento. La durata è generalmente inferiore hai 20 secondi.
2) Lo spot deve essere sicuro, privo di staccionate, muri, cabine e quant’altro pericoloso e che a terra concorrono a creare turbolenza (raffica!!).
3) Alzare sempre l’ala direzione mare e tenerla bassa mentre si procede verso il mare per fare Kitesurf.
4) Ad ala alzata restare il meno possibile in spiaggia.

Dunque, munirsi di un buon anemometro e prima di uscire in mare misurare la forza del vento per almeno 5 minuti.
Occorre posizionarsi a riva al mare, la zona della nostra misurazione deve essere senza ostacoli attorno che potrebbero viziarne il rilevamento, stabilire che il vento non sia troppo rafficato.
Escursioni di vento superiori a 5-10 nodi e più sono da considerare “vento rafficato“. Inoltre la falsa misura dell’intensità del vento rende problematica la scelta della misura dell’ala. Con vento a raffiche è a terra che si creano maggiormente le situazioni di forte pericolo nella gestione del kite.

Considerazioni

In caso di trazione (il Lift: durante il volo, un aquilone genera sollevamento o forza verso l'alto come l'ala di un aereo) l’ala tende a tiraci verso l’alto, la quantità dell’altezza del nostro malaugurato balzo è funzione della forza del vento, ci sono state situazioni estreme di altezze di decine di metri.
Se il malcapitato muove inavvertitamente la barra (preso dal panico) l’ala lo dirigerà verso il lato dove sarà stato dato il comando alla barra.
Conseguenze
Per il salto/volo/balzo danni alle gambe e similari dati dall’impatto cruento al suolo dopo il volo, l’entità della lesione dipende dalla superficie su cui si “atterra”

Per trascinamento escoriazioni sul corpo, dipende anche se con muta o solo costume.
Nella dinamica dell’incidente, si possono avere traumi o locali, arti rotti, o commozione celebrale, escoriazioni profonde ecc.
Se dotati di giubbetto antimpatto, muta, trapezio a seggiolino (che ripara il bacino) e caschetto qualche osso si risparmia.

Sollecitazioni dovute al Trapezio

Considerando che la trazione di un aquilone è in funzione del quadrato della velocità del vento, vuol dire che un aquilone assolutamente gestibile con 10 nodi, diventerà molto probabilmente impossibile da controllare con 20, dato che può sviluppare una trazione che supera il nostro peso corporeo e ci può letteralmente sollevare dal suolo.

Trapezio a Fascia:
Qui le sollecitazioni sono sul Torace.
Salendo sotto le ascelle potrebbe costipare/stringere le costole e tutto il torace, con conseguente compromissione della respirazione e/o frattura delle costole. In oltre salendo in maniera considerevole (perché tirato violentemente verso l’alto) limiterà i movimenti di comando alla barra, facendo salire la barra troppo in alto e limitando i movimenti del braccio/spalla. Inoltre se dotato di taglia sagole questo coltellino si troverebbe in una posizione poco raggiungibile per l’anomala altezza del trapezio.

Trapezio a Seggiolino:
Qui le sollecitazioni sono sul Bacino.
Se è alto sulla zona lombare o basso o imbottito, può proteggere si o no questa zona, sollecitata nella trazione anomala dell’ala dallo Spreader bar.
Se ha le cinghie delle gambe imbottite può proteggere si o no il giro coscia e/o stringere i genitali.
Se ha o non ha il padding, potremmo avere la zona dello sterno e dell’addome o protetta o sollecitata. Lo Spreader bar potrebbe conficcarsi nell’addome.
Inoltre con una sollecitazione molto forte il trapezio potrebbe causare dei danni a tutto il cingolo pelvico.

 

2006– © Kite-tecnica.it — Franco Russo