LE ALI BOW
La storia dei bow è decisamente recente dato che il primo prototipo di questa tipologia di vela è datato 2005 ed è ideato dai fratelli Legaignoux, che brevettarono negli anni 90 il famoso WIPIKA che sta per Wind Powered Inflatable Kite Aircraft. La rivoluzione è clamorosa e, anche se non tutti lo ammettono, è forse l’innovazione più importante dall’introduzione delle quattro linee, invece di due, su gli aquiloni. I Bow Kite sono caratterizzati da una forma della Leading Edge (LE) più piatta, per questo anche detti Low-profile. Sono strutturati secondo la forma dei kite a cassoni e mantengono comunque i bladder gonfiabili. Oggi quasi tutte le ali bow sono one-pump, consentendo il gonfiaggio di tutta l’ala da un solo punto. I bladder sono collegati alle linee tramite briglie e carrucole che hanno funzione di sostegno della leading edge (bladder centrale lungo tutto profilo d'ingresso) Fig. 1. Fig. 1 Un’altra importante innovazione introdotta con l’avvento di questi nuovi kite è il total de-power o 100% de-power, che permette di poter annullare la trazione della vela soltanto rilasciando la barra (barra in battuta alta), senza dover sganciare l’aquilone dal trapezio o agire sullo strozza scotte, in questo modo la potenza del kite si annulla e questo si posiziona a bordo finestra in attesa di nuovi comandi, la possibilità di avere un de-power così lungo permette anche di aumentare il range di vento di una vela. CaratteristicheQueste ali hanno l’indiscutibile vantaggio, in termini di sicurezza, del 100% de-power, per cui basta portare la barra in battuta alta per annullare la trazione del kite. Ottimo il comportamento con vento rafficato, che non rende la conduzione del kite più impegnativa per le gambe e per la conduzione, dato che questo tipo di aquilone assorbe meglio dei C-Kite le raffiche e gli improvvisi aumenti/incrementi di vento. Vantaggi rispetto ai C-Kite
Le Ali SLE Nonostante questi evidenti pregi i bow sono stati prodotti soltanto da alcuni marchi, mentre la maggior parte delle ditte ha lavorato sull’applicazione dei nuovi principi ai kite a “C”, cercando così di risolvere i numerosi problemi che invece i bow, ancora in fase pionieristica, presentavano, come la barra troppo dura ecc. Nascono da questa fusione i così detti kite ibridi che intendono combinare il meglio delle filosofie bow kite e C-Kite. Vengono dunque sviluppati kite dal profilo intermedio tra un C-Kite ed un bow kite (non perfettamente a C, ma neppure così piatti come un bow). Su questi kite viene mantenuto il sistema di briglie a supporto della "leading edge" (da cui deriva il termine SLE "Supported Leading Edge"), Fig. 2. Sono kite con la Leading Edge (LE) supportata da un sistema di briglie che ne mantengono una forma più piatta. Sono dei kite caratterizzati da una forma della Leading Edge (LE) non piana, cioè in un BOW non esiste un piano passante per tutta la LE. Sono Kite che permettono un range di utilizzo molto più ampio dei C-Kite (kite tradizionali) rispetto alla stessa misura. Gli SLE sono kite con la Leading Edge supportata da un sistema di briglie ma che differiscono dai BOW per la conformazione del kite in prossimità dei Tips (le estremità sinistra e destra dell'ala) e della stessa LE. In genere gli SLE non necessitano di sistemi di carrucole per i back ciò consente loro una risposta (un feedback) più immediata al rider. Sono pilotati da un sistema di 4 cavi ma qualche SLE usa 5 linee/cavi. Dai Bow Kite hanno ereditato il grande range e la possibilità di annullare quasi completamente la trazione ma il tutto unito ad una migliore manovrabilità. Fig. 2 I Kite Ibridi Bow Kite, Il De-Power Definizione: Il sistema del trim del de-power è una regolazione che ci permette di regolare la lunghezza delle linee frontali (Front line), modificando l’angolo di incidenza della vela e quindi la sua potenza/velocità. Quando navighiamo, tutta la trazione generata dall’ala si trasmette al nostro corpo tramite il chicken-loop all’imbragatura del trapezio, Fig. 3. Fig. 3 Il chicken-loop si aggancia direttamente alle linee frontali e dunque la barra è libera di scorrere lungo la cima/cavo del de-power. Il sistema depower ci permette quindi di variare istantaneamente e continuamente l’angolo di
Fig. 4 La regolazione del de-power, dunque, permette di regolare il cosiddetto AOA, Angle of attack, l’angolo di attacco cioè l’angolo con cui il vento investe l’aquilone che influenza proprio l’efficienza della vela e quindi la potenza prodotta dall’aquilone. Fig. 5. Fig. 5 FunzionamentoImpugnando la barra di comando e distendendo le braccia verso l’aquilone si diminuisce la potenza cioè si alza il bordo d’uscita (trailing edge), si allentano le linee posteriori (back line) che fanno così picchiare il kite diminuendone l’incidenza che fa perdere potenza all’ala, DEPOWER in figura 6. Tirando la barra verso il proprio corpo il kite cabra, creando così maggiore incidenza, con il conseguente aumento della potenza, si tesano le linee posteriori in pratica si offre più superficie alla forza del vento, POWER in figura 6. Fig. 6 Regolazioni del trim del De-powerIl de-power può essere regolato agendo su un sistema di regolazione statico della potenza, tramite fettuccine, cima e strozzascotte o sistemi analoghi, Fig. 7. Tirando la cima del D.P. verso il boma si scarica parte della potenza, rilasciandola si ripristina. Fig. 7 L’assetto del de-powerVENTO IN AUMENTO — SOPRAINVELATURA VENTO IN DIMINUZIONE — SOTTOINVELATURA
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